Chirurgia Ricostruttiva della Regione Mammaria2020-03-11T19:20:24+02:00

    Project Description

    Chirurgia Ricostruttiva della Regione Mammaria

    La regione mammaria, in seguito ad importanti dimagrimenti, può subire numerose trasformazioni. A seconda della componente maggiormente rappresentata, il seno può svuotarsi molto (prevalenza della parte adiposa) oppure, solamente scendere, mantenendo però la maggior parte del volume (mammella a prevalenza ghiandolare).
    Anche nell’uomo si può assistere alle stesse trasformazioni, anche se la componente ghiandolare non è mai così frequentemente rappresentata.
    In tutti i casi, le mammelle post dimagrimento si appoggeranno maggiormente sul torace con una discesa del complesso areola capezzolo che in taluni casi supererà di alcuni centimetri il solco sottomammario. Al di sotto delle mammelle, soprattutto durante il periodo estivo potrebbero poi verificarsi complicazioni di natura dermatologica, come intertrigo, infezioni e talvolta ulcerazioni cutanee.

    Gli interventi correttivi sono molteplici e hanno come obiettivo la ricostituzione di una regione mammaria la cui morfologia sia la più consona possibile alla nuova “forma” del paziente, rispettandone al meglio le proporzioni, eliminando dove possibile, o almeno riducendo, le complicanze dermatologiche. Al fine di mantenere i risultati, dopo l’intervento è consigliabile mantenere il controllo del peso attraverso un corretto programma nutrizionale e un costante esercizio fisico.

    Mastoplastica riduttiva

    La mastoplastica riduttiva permette di ridurre il volume e rimodellare un seno troppo voluminoso che talvolta può provocare un senso di fastidio, dolore alle spalle, al collo e alla porzione dorsale della colonna vertebrale.
    La mastoplastica riduttiva è eseguita in anestesia e prevede la rimozione del tessuto mammario in eccesso, il riposizionamento più in alto dell’areola e il rimodellamento del seno, che alla fine sarà più piccolo e sollevato.
    Le cicatrici residue avranno, una la forma di una T invertita e l’altra sarà circolare, attorno all’areola; normalmente sono poco visibili, ma molto dipende dalla capacità di cicatrizzazione della paziente

    Mastopessi

    Nel caso in cui vi sia stata una discesa e un importante svuotamento mamamario, con un risultante eccesso cutaneo, si può eseguire l’intervento di mastopessi, che ha l’obiettivo di risollevare il seno donandogli nuovamente una forma armonica, naturale e stabile nel tempo.
    L’intervento prevede la rimozione della cute in eccesso, l’innalzamento del capezzolo e dell’areola e il rimodellamento della ghiandola mammaria senza alcun aumento di dimensioni delle mammelle; qualora ciò fosse richiesto, l’operazione potrà essere combinata con l’inserimento di protesi mammarie in silicone.
    Le cicatrici saranno posizionate intorno all’areola e, talvolta, da questa fino al solco sottomammario. Talvolta, nel caso in cui si renda necessario asportare un gran quantitativo di pelle, può risultare necessario praticare un’ulteriore incisione a livello del solco sottomammario dove residuerà una cicatrice.

    Mastoplastica additiva

    Se lo svuotamento e il rilassamento del seno non hanno dato origine ad una ptosi mammaria eccessiva, per la correzione si può ricorrere alla mastoplastica additiva con l’obiettivo di riempire il seno donandogli una forma armoniosa e naturale.
    L’intervento prevede l’inserimento di due protesi mammarie in silicone di forma anatomica o rotonda, posizionate al di sotto del piano ghiandolare o retromuscolare. La pianificazione dell’intervento varia da paziente a paziente e deve tenere conto di numerosi fattori come lo spessore cutaneo, le dimensioni finali del seno desiderate dalla paziente e i limiti anatomici dati dalle misure toraciche.
    L’accesso chirurgico potrà variare dalla zona periareolare, sottomammaria o attraverso la regione ascellare.

    Ginecomastia

    Con il termine ginecomastia si indica quella condizione in cui la mammella maschile tende ad assumere una morfologia simile a quella femminile. Le cause possono essere di varia natura e si può verificare in qualsiasi periodo della vita con conseguente imbarazzo e malessere psicologico.
    La terapia chirurgica della ginecomastia permette di ottenere ottimi risultati e soddisfazione per il paziente, consentendogli di riguadagnare autostima e un’immagine virile. L’intervento può essere eseguito con diverse tecniche, anche combinate tra loro; in particolare si possono ridurre la componente ghiandolare attraverso una mastectomia sottocutanea e la porzione adiposa con una liposuzione.

    Spesso è necessario ridurre la cute in eccesso con una mastoplastica riduttiva: nella maggior parte dei casi, si riesce a limitare la cicatrice ad un piccolo segmento intorno al capezzolo, grazie alla tecnica del “round block” che consiste nella rimozione di un anello cutaneo attorno all’areola, con successiva sutura.
    Quando, invece, l’eccessivo volume del pettorale è legato ad un anomalo aumento del pannicolo adiposo, la migliore soluzione chirurgica è certamente la liposuzione, che rappresenta, infatti, il metodo meno invasivo e più sicuro per correggere questo tipo di difetto estetico.

      SEGRETERIA

    Monday – Friday8:00 – 17:00
    Saturday9:30 – 17:00
    Sunday9:30 – 15:00

    CONTATTO

    APPROFONDIMENTI

    L’obesità: (ob-edere= mangiare troppo) èuna condizione clinica caratterizzata da una disfunzione nutrizionale per la quale le calorie introdotte sono eccessive rispetto al fabbisogno quotidiano […] Continua a leggere

    La Terapia: È importante che il trattamento dell’obesità venga affrontato in modo multidisciplinare da un’equipe di specialisti […] Continua a leggere

    Il Metodo: La chirurgia plastica post obesità non è priva di possibili complicanze. La storia clinica pregressa e i rischi propri di ciascun intervento rendono necessario che i pazienti siano seguiti da specialisti dotati di grande esperienza e senso di responsabilità. […] Continua a leggere

    Chirurgia Ricostruttiva della Regione Mammaria

    La regione mammaria, in seguito ad importanti dimagrimenti, può subire numerose trasformazioni. A seconda della componente maggiormente rappresentata, il seno può svuotarsi molto (prevalenza della parte adiposa) oppure, solamente scendere, mantenendo però la maggior parte del volume (mammella a prevalenza ghiandolare).
    Anche nell’uomo si può assistere alle stesse trasformazioni, anche se la componente ghiandolare non è mai così frequentemente rappresentata.
    In tutti i casi, le mammelle post dimagrimento si appoggeranno maggiormente sul torace con una discesa del complesso areola capezzolo che in taluni casi supererà di alcuni centimetri il solco sottomammario. Al di sotto delle mammelle, soprattutto durante il periodo estivo potrebbero poi verificarsi complicazioni di natura dermatologica, come intertrigo, infezioni e talvolta ulcerazioni cutanee.

    Gli interventi correttivi sono molteplici e hanno come obiettivo la ricostituzione di una regione mammaria la cui morfologia sia la più consona possibile alla nuova “forma” del paziente, rispettandone al meglio le proporzioni, eliminando dove possibile, o almeno riducendo, le complicanze dermatologiche. Al fine di mantenere i risultati, dopo l’intervento è consigliabile mantenere il controllo del peso attraverso un corretto programma nutrizionale e un costante esercizio fisico.

    Mastoplastica riduttiva

    La mastoplastica riduttiva permette di ridurre il volume e rimodellare un seno troppo voluminoso che talvolta può provocare un senso di fastidio, dolore alle spalle, al collo e alla porzione dorsale della colonna vertebrale.
    La mastoplastica riduttiva è eseguita in anestesia e prevede la rimozione del tessuto mammario in eccesso, il riposizionamento più in alto dell’areola e il rimodellamento del seno, che alla fine sarà più piccolo e sollevato.
    Le cicatrici residue avranno, una la forma di una T invertita e l’altra sarà circolare, attorno all’areola; normalmente sono poco visibili, ma molto dipende dalla capacità di cicatrizzazione della paziente

    Mastospessi

    Nel caso in cui vi sia stata una discesa e un importante svuotamento mamamario, con un risultante eccesso cutaneo, si può eseguire l’intervento di mastopessi, che ha l’obiettivo di risollevare il seno donandogli nuovamente una forma armonica, naturale e stabile nel tempo.
    L’intervento prevede la rimozione della cute in eccesso, l’innalzamento del capezzolo e dell’areola e il rimodellamento della ghiandola mammaria senza alcun aumento di dimensioni delle mammelle; qualora ciò fosse richiesto, l’operazione potrà essere combinata con l’inserimento di protesi mammarie in silicone.
    Le cicatrici saranno posizionate intorno all’areola e, talvolta, da questa fino al solco sottomammario. Talvolta, nel caso in cui si renda necessario asportare un gran quantitativo di pelle, può risultare necessario praticare un’ulteriore incisione a livello del solco sottomammario dove residuerà una cicatrice.

    Mastoplastica additiva

    Se lo svuotamento e il rilassamento del seno non hanno dato origine ad una ptosi mammaria eccessiva, per la correzione si può ricorrere alla mastoplastica additiva con l’obiettivo di riempire il seno donandogli una forma armoniosa e naturale.
    L’intervento prevede l’inserimento di due protesi mammarie in silicone di forma anatomica o rotonda, posizionate al di sotto del piano ghiandolare o retromuscolare. La pianificazione dell’intervento varia da paziente a paziente e deve tenere conto di numerosi fattori come lo spessore cutaneo, le dimensioni finali del seno desiderate dalla paziente e i limiti anatomici dati dalle misure toraciche.
    L’accesso chirurgico potrà variare dalla zona periareolare, sottomammaria o attraverso la regione ascellare.

    Ginecomastia

    Con il termine ginecomastia si indica quella condizione in cui la mammella maschile tende ad assumere una morfologia simile a quella femminile. Le cause possono essere di varia natura e si può verificare in qualsiasi periodo della vita con conseguente imbarazzo e malessere psicologico.
    La terapia chirurgica della ginecomastia permette di ottenere ottimi risultati e soddisfazione per il paziente, consentendogli di riguadagnare autostima e un’immagine virile. L’intervento può essere eseguito con diverse tecniche, anche combinate tra loro; in particolare si possono ridurre la componente ghiandolare attraverso una mastectomia sottocutanea e la porzione adiposa con una liposuzione.

    Spesso è necessario ridurre la cute in eccesso con una mastoplastica riduttiva: nella maggior parte dei casi, si riesce a limitare la cicatrice ad un piccolo segmento intorno al capezzolo, grazie alla tecnica del “round block” che consiste nella rimozione di un anello cutaneo attorno all’areola, con successiva sutura.
    Quando, invece, l’eccessivo volume del pettorale è legato ad un anomalo aumento del pannicolo adiposo, la migliore soluzione chirurgica è certamente la liposuzione, che rappresenta, infatti, il metodo meno invasivo e più sicuro per correggere questo tipo di difetto estetico.

      SEGRETERIA

    Monday – Friday8:00 – 17:00
    Saturday9:30 – 17:00
    Sunday9:30 – 15:00

    CONTATTO

    APPROFONDIMENTI

    L’obesità: (ob-edere= mangiare troppo) èuna condizione clinica caratterizzata da una disfunzione nutrizionale per la quale le calorie introdotte sono eccessive rispetto al fabbisogno quotidiano […] Continua a leggere

    La Terapia: È importante che il trattamento dell’obesità venga affrontato in modo multidisciplinare da un’equipe di specialisti […] Continua a leggere

    Il Metodo: La chirurgia plastica post obesità non è priva di possibili complicanze. La storia clinica pregressa e i rischi propri di ciascun intervento rendono necessario che i pazienti siano seguiti da specialisti dotati di grande esperienza e senso di responsabilità. […] Continua a leggere

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